curiosità stroriche padovane  1°

MORTE DI GIACOMO DA CARRARA

Questo grande e generoso uomo morì il 24 novembre 1324, mentre tra guerre e tregue continuava la lotta tra Padova e lo Scaligero. Nominò erede delle sue sostanze e dei diritti quale eventuale signore di Padova suo nipote Marsilio, affidando alle cure ed alla tutela di lui le sue figlie ancora nubili, ed i suoi figli illegittimi. Giacomo fu vera mente un grande cittadino di Padova; avuto nel 1318 il potere come signore assoluto della città, egli non ne approfittò per vendicarsi dei nemici. anzi perdonò a tutti e non pensò che al bene della patria.

Quando si ammalò e sentì prossima la fine. diede ordine che fosse libero a chiunque l'ingresso nella sua stanza, affinché ogni cittadino potesse chiedergli conto del suo operato. e così poter giustificare la sua condotta. Ma tutti riconobbero in lui il salvatore della città da disordini odii e cupidigie, da pericoli esterni, vero regolatore delle sorti della patria. Le ultime sue parole furono rivolte ai parenti ed amici,. invitandoli alla pace ed alla concordia e ad assopire gli odii tra famiglie per il maggior bene della diletta Padova.

A Giacomo vennero fatti solenni funerali nella chiesa di S. Antonio, e venne sepolto nel1a chiesa abbaziale di Carrara S. Stefano fondata fino dall'anno 1027 dal suo antenato Litolfo da Carrara. la cui famiglia di origine longobarda. fino dal 900 aveva avuto in feudo quel paese da Berengario l re d'Italia, e ne aveva assunto il nome.

I santi consigli del moribondo Giacomo non furono da molti osservati, e proprio nel seno della sua famiglia scoppiò poco dopo un grave disordine che lordò di sangue cittadino le vie di Padova.

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Ignazio Sommer (Merzio)